Report affonda Santanchè: «Ha mentito sui compensi»
Governo nei guai Ranucci: ha ricevuto da Bioera e Ki Group 2,5 milioni, più di quelli dichiarati a palazzo Madama. Il caso della dipendente in cig che lavorava per lei e La Russa in Senato. Pd e M5S: dimissioni sempre più necessarie. La ministra: ho già detto tutto, non partecipo al processo mediatico
Governo nei guai Ranucci: ha ricevuto da Bioera e Ki Group 2,5 milioni, più di quelli dichiarati a palazzo Madama. Il caso della dipendente in cig che lavorava per lei e La Russa in Senato. Pd e M5S: dimissioni sempre più necessarie. La ministra: ho già detto tutto, non partecipo al processo mediatico
Per Daniela Santanchè i guai non sono finiti. Non solo Giorgia Meloni non ha ancora speso una parola per difenderla (forse parlerà domani al termine del vertice Nato), ma ieri sera la trasmissione Report (dopo tre settimane dalla prima inchiesta che ha sollevato il caso delle società della ministra) è tornata sul luogo del delitto, smentendo molte dichiarazioni da lei fatte in Senato il 5 luglio.
SE LA MINISTRA AVEVA DETTO di non aver mai superato il 5% dell’azienda del biologico Ki Group, le carte mostrate da Rai3 dicono invece che, attraverso la «D1 Partecipazioni» deteneva il 14,9% della controllante Bioera, e aveva anche un patto parasociale con l’ex compagno e socio di maggioranza Canio Mazzaro che le consentiva di avere un elevato potere decisionale sull’azienda.
Debole anche la motivazione offerta da Santanchè sul suo ingresso nella società nel 2013, «l’ho fatto per aiutare mio figlio», ma il ragazzo allora aveva 17 anni e frequentava il liceo. Alcune dipendenti che erano presenti in Senato e che ancora aspettano i tfr hano confermato il ruolo della Santanchè imprenditrice. «Ci dava ordini e compiti, voleva verificare obiettivi e fatturati», ha detto a Report Monica Lasagna. La trasmissione ha anche mostrato una riunione durante il periodo del Covid (2020) quando lei presiedeva riunioni con gli agenti della rete vendite.
I DOCUMENTI CONSULTATI da Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci mostrano incongruenze anche sui conpensi ricetuti. Santanchè ha detto in Senato di aver percepito da Ki Group 27mila lordi complessivi tra il 2019 e il 2021, mentre dal 2014 al 2018 avrebbe incassato «mediamente 100mila euro lordi l’anno dalla capogruppo» (Bioera, ndr) ma Report dai bilanci delle società ha verificato che in 9 anni ha percepito circa 2,5 milioni «solo come indennità per le cariche», mentre Mazzaro ne ha percepiti circa 7.
In particolare, la ministra ha ricevuto da Bioera 414 mila euro nel 2016, 2017 e 2018, e anno in cui 270mila venivano da Ki Group che nel 2018 perdeva 7 milioni. Un tracollo che porta la società a licenziare nel ’21 molti dei 77 dipendenti. Peccato che Santanchè collochi i licenziamenti al 2023, «quando non avevo più alcun ruolo».
L’accusa dei dipendenti è chiara: tra il 2021 e il 2022, quando sono stati mandati a casa, lei era ancora «pienamente operativa». L’accusa di Ranuci è altrettanto esplicita: «Il paese non merita che sia data una falsa rappresentazione della realtà nel luogo più alto delle istituzioni», e cioè il Senato e ricorda che un’altra società della ministra, Visibilia, pesantemente in rosso, è stata finanziata da Bioera con 1,3 milioni.
LA TRASMISSIONE HA MOSTRATO anche la testimonianza di una ex dipendente di Visibilia, Federica Bottiglione, già responsabile degli affari societari, che afferma di aver lavorato regolarmente mentre era in cassa integrazione a zero ore (a sua insaputa) per il Covid. «Uno dei miei compiti è dare indicazioni al mercato, e dunque non ho mai smesso di lavorare».
Bottiglione afferma di aver ricevuto delle buste paga postiticipate e di essere stata in parte pagata con dei «rimborsi chilometrici». Nello stesso periodo (2020) afferma di aver avuto un rapporto di collaborazione con Ignazio la Russa al Senato, e di aver collaborato a palazzo Madama anche con Santanchè negli stessi mesi in cui era in cg con Visibilia.
Il consulente economico di Report Gian Gaetano Bellavia parla esplicitamente di «una enormità di irregolarità per coprire le perdite» e di «conti alterati per occultarle perdite». Sarà il tribunale di Milano a stabilire se ci sono stati reati. Ranucci si domanda, retoricamente, se Santanchè «sia «ancora degna di ricoprire la funzione di ministro».
LE OPPOSIZIONI PENSANO DI NO. «Se quanto denunciato da Report fosse confermato, Santanchè avrebbe mentito al Parlamento», attacca la vicepresidente Pd Chiara Gribaudo. «Ci liberi da questo imbarazzo e si dimetta», incalza il dem Toni Ricciardi. Dello stesso avviso anche i parlamentari Cecilia D’Elia e Filippo Sensi e la vice capogruppo alla Camera Simona Bonafè: «La sua permanenza al governo non è più tollerabile, è evidente l’imbarazzo di Meloni». Così anche i senatori M5S: «Il quadro autoassolutorio mostrato in Senato fa acqua da tutte le parti, sarebbe auspicabile che Meloni mettesse fine a questa pantomima».
La diretta interessata sembra voler resistere: «Quello che dovevo dire l’ho detto in Senato, non partecipo al processo mediatico. Ad oggi non ho ancora ricevuto l’avviso di garanzia e come tutti i cittadini mi difendo nei tribunali». Per poi concludere: «Quando governiamo noi diventa tutto più difficile, ma siamo abituati a combattere».
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