Cinque anni di esistenza (1993-1998) ma una scia indelebile nel panorama delle musiche altre: la creatura di David Grubbs e Jim O’Rourke risorge discograficamente con una raccolta di registrazioni inedite in studio e dal vivo. La band nasce come trio con membri dei futuri Tortoise, per poi stabilizzarsi in duo aperto, capace di creare una musica in cui la varietà metamorfica e trasformativa era ed è ancora la chiave. Reperti dall’ultimo live al Festival International de Musique Actuelle de Victoriaville, numeri enigmatici ed imprendibili che vedono la partecipazione del gotha della scena di Chicago dei ‘90. Stasi oblique (Quietly Approaching), nevrosi acustiche (Ursus Arctos Wonderfilis), germi di post-rock sghembo (At Night And At Night), nebbie astratte (Dead Cats In A Foghorn), ipnosi minimaliste (The Bells of St. Mary’s), abbozzi di quelle che diverranno poi su «Camoufleur» canzoni senza gravità (Blues Subtitled No Sense Of Wonder) e tanto altro ancora, tra ombre di folk, drone, avanguardia, in un flusso di creatività che ancora sorprende. Straordinari ora come allora.