Se un giorno Giulio Regeni dovesse mai ottenere giustizia, lo si dovrà soltanto al lavoro della Procura di Roma, che non ha mai mollato la presa malgrado nella sua battaglia contro i depistaggi egiziani non sia stata di certo molto supportata dalla politica italiana, né dai governi che si sono succeduti, tutti troppo compiacenti con il regime di al-Sisi. A quasi cinque anni dal rapimento e dall’omicidio del ricercatore friuliano, scomparso al Cairo nei pressi della propria abitazione il 25 gennaio 2016 e ritrovato cadavere il 3 febbraio, ieri il procuratore Michele Prestipino e il sostituto Sergio Colaiocco, responsabile del...