Referendum, prove di comitato del No
Napoli Da Sinistra e associazioni i primi passi contro le riforme costituzionali del governo
Napoli Da Sinistra e associazioni i primi passi contro le riforme costituzionali del governo
Tanti argomenti contro la riforma costituzionale che si avvia alla prova decisiva del senato. Forse persino troppi argomenti, e così difficili da far passare in maniera convincente attraverso il collo stretto dell’informazione.
Il convegno che si è tenuto ieri sera a Napoli per iniziativa di diversi partiti (Sel, Rifondazione, Comunisti) e associazioni (Anpi, Associazione per il rinnovamento della sinistra, Libertà e Giustizia, Alba tra le altre), Cgil e Fiom cittadine, è diventato allora un primo appuntamento per affrontare il problema del referendum.
È ormai certo che alla maggioranza, con o senza Forza Italia, mancheranno i voti necessari per raggiungere il quorum dei due terzi, dunque ai cittadini sarà chiesto – ragionevolmente tra un anno circa – se sono favorevoli all’abolizione del suffragio universale per il senato e, assieme, a quella nuova forma di governo che vede rafforzati i poteri di esecutivo e premier prevista dal disegno di legge Renzi-Boschi.
Una sfida tutta in salita, ha chiarito la direttrice di questo giornale Norma Rangeri, che ha coordinato l’iniziativa, evidenziando la potenza del messaggio semplicistico del governo («finalmente si cambia») unito al conformismo dell’informazione. E allora «chi ha capito non ha alibi», ha sintetizzato Alfero Grandi, presidente dell’Ars.
«Ci serve tempo per far crescere la consapevolezza della posta in gioco, e cercheremo di guadagnarlo nella battaglia parlamentare», ha aggiunto Loredana De Petris, capogruppo di Sel, preannunciando una resistenza, se occorrerà ostruzionistica, al senato.
La chiave, a parere del costituzionalista Massimo Villone, sta nel riuscire a raccontare la Costituzione del ’48 come un bene davvero «comune» (dal titolo dell’iniziativa) «tra uno come me che è nato prima della Costituente e le ragazze e i ragazzi di oggi che vedono la Resistenza come una guerra punica».
Significativo che quest’uscita «di riscaldamento» di un costituendo Comitato del No sia stata ospitata nell’aula magna dello storico liceo classico napoletano Genovesi.
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