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Redford, l’Oscar è anche una questione di business

Redford, l’Oscar è anche una questione di businessRobert Redford

Cinema L'attore e regista ha commentato la mancata nomnation per "All is Lost", il film di J.C.Chandor che lo vede protagonista

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 17 gennaio 2014
Robert Redford ha commentato nella conferenza stampa di apertura del Sundance, il festival del cinema indipendente da lui creato, la mancata nomination per All is Lost il film di JC Chandor che lo vede protagonista in una lotta solitaria conto la natura.
«Non voglio distogliere l’attenzione dalla ragione per cui siamo qui, ovvero presentare il festival. Però la domanda è nell’aria e allora voglio dirvi francamente quello che penso. Sono molto fiero di All is Lost, è un’ opera indipendente, e dunque nello spirito del lavoro che abbiamo fatto, e continuiamo a fare qui al festival. E lo amo anche perché  essendo un film spogliato quasi completamente di cose come voice over ed effetti speciali si avvicina a un’esperienza di cinema puro. In quel senso mi ha permesso di tornare alle mie radici di attore|. E’  chiaro però  che il film non ce l’ha fatta a raggiungere il grande pubblico. Non lo ha visto quasi nessuno.  Hollywood è un business.  E questa è  una realtà  per cui provo il massimo rispetto. Premi come gli Oscar dipendono in gran parte da come vengono impostate le campagne promozionali. All is Lost ha sofferto perché la distribuzione (la Roadside Attractions, ndr) non ha potuto, voluto o saputo investire su questo film. Certo sarebbe stato fantastico avere una nomination ma sono felice comunque di averlo fatto perché è  un film indipendente che aveva l’opportunità  di essere visto da molti. Il resto non sono affari miei>.

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