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Reddito di cittadinanza, 41 milioni ai «furbetti». Destre all’attacco della misura

Reddito di cittadinanza, 41 milioni ai «furbetti». Destre all’attacco della misuraGiuseppe Conte – LaPresse

M5s fa scudo alle bordate di Salvini, Meloni e Renzi La viceministra Todde: «Perché non discutiamo dei 100 miliardi di evasione fiscale all’anno?». E Conte: «L'rdc ha fornito una protezione sociale irrinunciabile durante la pandemia»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 4 novembre 2021

Stampa convocata ieri dai carabinieri per diffondere i dati sui controlli nei confronti dei percettori del reddito di cittadinanza. Fonte Inps, ad agosto erano oltre 1,2 milioni i nuclei familiari percettori di rdc. L’Arma ha controllato in tutto il paese 156.822 persone, 9.247 sono state deferite all’Autorità giudiziaria per irregolarità. In Lombardia sono stati denunciati in 1.442: hanno percepito oltre 4,6 milioni. In Piemonte e Val d’Aosta 3,2 i milioni finiti nelle mani di 852 denunciati. L’attenzione si è concentrata al sud: Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata. In questo caso le irregolarità sono state 4.839 (circa la metà del totale) pari al 12% delle 38.450 famiglie sottoposti a verifica, un campione di 87.198 persone nelle 5 regioni). Deferite in stato di libertà 3.484 persone. Più di 41 milioni la cifra indebitamente percepita nel 2021. Quasi 20 milioni al Sud (la metà in Campania): il 59,4% è andato a cittadini italiani, il 40,6% a stranieri. A Napoli e provincia a luglio erano 182.305 le famiglie con rdc. Rispetto ai controlli, a risultare irregolari sono state 2.441 persone: tra i denunciati, 673 gli italiani e 43 gli stranieri; 422 hanno pregiudizi penali ma solo 64 per associazione mafiosa.

LA CASISTICA DEGLI ABUSI è articolata, si passa dagli evasori fiscali ai camorristi, nel mezzo una massa di sottoproletari e stranieri poveri. Tutti definiti «furbetti». La palma di meno furbo va a un 46enne di Castellammare di Stabia nel napoletano, già noto alle forze dell’ordine, che si è finto cittadino bulgaro provando a dissimulare l’accento: non ha avuto il reddito ed è finito in manette. A Collepasso (Lecce) un uomo ha dichiarato nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti nel comune. A Castelfranci (Avellino) un 22enne ha effettuato un cambio di residenza fittizio pur rimanendo in famiglia: il padre dipendente comunale, la madre titolare di un’azienda agricola di uve pregiate. Stessa provincia, un 70enne trovato in possesso di numerosi immobili e terreni, persino una Ferrari. A Isernia scovata la titolare di una società di autonoleggio proprietaria di 27 autoveicoli. A Taranto un 71enne disoccupato aveva, insieme a moglie e figlio conviventi, 17 autovetture e una Kawasaki Ninja.

POI CI SONO I CAMORRISTI. Un 50enne reggente del clan Cavalese di Avellino; a San Pietro Vernotico (Brindisi) un esponente della Sacra corona unita. A Napoli, tra gli altri, Antonio Nuvoletta, figlio dello storico capoclan di Marano; Valentina Orlando, nipote del capo dell’omonimo clan e moglie di un esponente di rilievo. Tra i beneficiari indiretti, il ras della Torretta, Fausto Frizziero, ai domiciliari per associazione mafiosa. Ancora: 5 persone legate agli Amato-Pagano (gli scissionisti di Secondigliano) e 10 affiliati al clan Grimaldi – Vanella Grassi.

MOLTI SOTTOPAGATI E SFRUTTATI sono finiti con la stessa etichetta di approfittatori: a Chiaiano, quartiere di Napoli al confine con Marano, sono stati scoperti una commessa e due baristi, tutti assunti in nero, così come un carrozziere del rione Don Guanella. Nel comune di Giugliano su 10 fabbriche, 68 operai erano in nero e 25 percepivano il reddito. Poi ci sono i venditori di sigarette, i parcheggiatori abusivi. A Campobasso 4 stranieri hanno presentato domanda dichiarando di risiedere presso strutture di accoglienza poi chiuse, diventando «irreperibili».

L’ESITO DEI CONTROLLI ha rianimato la polemica politica. M5S difende la misura: «Chi compie abusi offre alibi ad alcune forze politiche – la posizione della viceministra Todde -. Negli ultimi due anni si sono registrate 15 miliardi di truffe allo Stato, meno dell’1% legate al rdc. Perché non torniamo a discutere di come combattere l’evasione fiscale che tocca quota 100 miliardi l’anno?». E Giuseppe Conte: «Come M5S abbiamo già ottenuto nuovi interventi nella legge di Bilancio per controlli e prevenzione. La misura ha fornito una protezione sociale irrinunciabile durante la pandemia».

MATTEO SALVINI a settembre aveva scelto la platea di Cernobbio per attaccare: «Diamo alle imprese i soldi del reddito di cittadinanza» teorizzando l’ennesima sottrazione di ricchezze a favore dei più abbienti e del Nord. Dopo la batosta alle comunali, ieri è stato più prudente: «Rdc a camorristi, abusivi, truffatori. L’impegno è cambiare la legge per dare un aiuto solo a chi davvero ne ha necessità». Al suo partito proporrà di presentare emendamenti della Lega per dirottare una parte delle risorse del rdc verso il taglio delle tasse. La replica di Art1 affidata a Bersani: «I dati Istat dicono che aumentano i dipendenti ma 95mila in più sono precari. Stiamo distruggendo la qualità del lavoro e Salvini se la prende con il reddito di cittadinanza». Il ministro Pd del Lavoro, Orlando: «Il governo ha avviato una riflessione per rivedere l’impianto della misura. Modifiche per consentire ai percettori di cogliere opportunità occupazionali».

GIORGIA MELONI attacca il premier: «Draghi continua a sostenere questa follia targata M5S-Pd. FdI ne chiede l’abolizione». Forza Italia si spacca tra governisti con la ministra Gelmini («Stiamo cambiando uno strumento che ha rivelato falle: monitoreremo l’effetto, pronti a nuove strette») e filo salviniani con Gasparri: «Va abolito senza esitazioni». Sempre da destra, Matteo Renzi sfotte il Movimento: «Ancora uno scandalo, l’ennesimo capolavoro dei 5S. E la chiamavano Onestà».

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