La questione rifugiati è lo specchio della crisi culturale delle democrazie europee. Alcuni paesi dell’ex blocco sovietico si rifiutano di accogliere anche un solo profugo. Capofila è la Polonia, dove il governo guidato dal partito Legge e Giustizia promuove apertamente ostilità verso gli immigrati e le minoranze, mentre porta avanti riforme che compromettono le basi democratiche, come la recente legge approvata dalla camera bassa che mira ad assoggettare la corta suprema all’esecutivo. Secondo Eurostat, la società polacca è la più “omogenea” tra i 28 membri della Ue, con appena lo 0.3 per cento di stranieri sul proprio territorio. Eppure, proprio...