Alias Domenica

Ramuz, un intagliatore biblico sullo sfondo del Vaud

Letteratura svizzera La sua visceralità bene incisa è ciò che lo rende vivo e interessante
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 18 maggio 2014
Toccò ad Alberto Savinio voltare in versi liberi gli ottonari francesi del libretto dell’Histoire du Soldat di Strawinsky per la prima italiana all’Odescalchi di Roma, 28 aprile 1925, e a Savinio toccò pure sdoppiarsi in recensore del libretto di Charles-Ferdinand Ramuz contro cui firmò la violenta stroncatura poi raccolta in Scatola sonora (Einaudi 1977): «A chi conosce il nome di codesto scrittore e la sua opera, ogni commento riuscirebbe superfluo (…): in nessun altro svizzero, artista o non artista, le virtù casearie della sua patria sono tanto spiccate quanto in Charles Ramuz. La dolcezza in lui confina con lo schifo,...
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