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Rai, la riforma del M5S

Rai, la riforma del M5SRoberto Fico

Roma Vengono scelti con sorteggio da parte dell’Agcom, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico, i consiglieri della Rai nella proposta di legge del M5s illustrata ieri da Roberto Fico alla […]

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 4 marzo 2015

Vengono scelti con sorteggio da parte dell’Agcom, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico, i consiglieri della Rai nella proposta di legge del M5s illustrata ieri da Roberto Fico alla Camera. Il meccanismo è bilanciato dalla verifica a monte di precisi requisiti dei candidati e dall’intervento a valle delle Commissioni parlamentari, che può esprimere un parere sfavorevole a maggioranza dei due terzi determinando così l’estrazione di un nuovo nominativo.
I componenti del cda – si legge nella proposta – passano da 9 a 5, inclusi presidente e amministratore delegato (il primo indicato dal Tesoro o, se il ministro non esercita la facoltà, dal cda, il secondo sempre dal cda). Un ruolo di regia, non discrezionale, è affidato all’Agcom, su cui la proposta interviene modificandone le modalità di elezione dei componenti (introduciamo la maggioranza qualificata dei 2/3). L’Agcom – secondo quanto prevede la proposta – predispone un avviso pubblico per sollecitare le candidature alla carica di consigliere.

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