Raffaello, “Cavallo dell’Opus Praxitelis” (dal gruppo dei Dioscuri al Quirinale a Roma), 1514-’15 circa, Washington DC, National Gallery of Art   La prima e più umana reazione che provocò la morte di Raffaello Sanzio il 6 aprile 1520 fu lo sbigottimento. Non si riusciva a credere che il pittore fosse scomparso. «Io son sano», scriveva Baldassarre Castiglione alla madre il 20 luglio, «ma non mi pare essere a Roma, perché non vi è più, el mio poveretto Raphaello». Amici da tempo, come testimoniano sia il ritratto del letterato – eseguito dal Sanzio verso la fine del 1513 e oggi al...