Raffaele La Capria, lungo viaggio verso la trasparenza, con senso comune
Piazza del Plebiscito a Napoli in una fotografia di Luca Capuano
Alias Domenica

Raffaele La Capria, lungo viaggio verso la trasparenza, con senso comune

Da resoconto individuale a romanzo di idee, prima subacquea poi a pelo d’acqua, la sua opera, letta tutta insieme, è già un classico del Novecento Dieci anni fa, quando uscì la prima edizione del «Meridiano» delle sue Opere, si poteva parlare di Raffaele La Capria come scrittore acquatico: le sue pagine, fino a quel momento, […]
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 6 luglio 2014
Dieci anni fa, quando uscì la prima edizione del «Meridiano» delle sue Opere, si poteva parlare di Raffaele La Capria come scrittore acquatico: le sue pagine, fino a quel momento, erano percorse da avvenimenti che formavano un mito privato, esteso ai lettori di medesimo sentire. La Capria aspirava alla più visiva delle caratteristiche dell’acqua, la trasparenza, dopo aver conosciuto anche acque dal fondale torbido. Già la sua prima stagione, segnata da un capolavoro, Ferito a morte, appena conclusa dà avvio al lungo viaggio verso la trasparenza, che consiste nella sottrazione di qualcosa. La Capria si persuade presto che un’opera d’arte...
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