Quell’ossessione barocca
Toni Servillo
Visioni

Quell’ossessione barocca

In concorso La grande bellezza ovvero l'Italia cafonal di Paolo Sorrentino, virtuosistica ma troppo algida
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 21 maggio 2013
«Roma ti fa perdere un sacco di tempo». Se così non fosse stato, Jep Gambardella sarebbe diventato un grande scrittore. Invece si è fermato a quel primo romanzo giovanile, L’apparato umano, che da solo è bastato però a lanciare il suo autore nel jet set della capitale. Non c’è festa, pettegolezzo, appuntamento mondano riservatissimo, evento esclusivo a cui Jep non partecipi o di cui non sia informato. Penna caustica per una rivista influente, è adorato dalla potente direttrice donna decisa e insieme sentimentale ma senza sentimentalismi. Tutti lo chiamano, tutti vogliono un suo parere, Jep e la piccola comunità che...
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