Inerpicarvisi può dare un senso di espiazione devozionale, sulla ruvida pietra in salita del meraviglioso Castel Sant’Elmo. Poi sul tetto dello stesso fortilizio la visione del golfo dall’alto, isole comprese, è di una consolatoria e abbagliante bellezza. Dalla scorsa domenica, e fino al 14 luglio, è un vero altipiano dei sentimenti quello che Luciano Melchionna disvela e seziona con le sue «Dignità autonome di prostituzione». Uno spettacolo happening che da anni riscuote successo e riprese tra Roma e altre città, ma che qui ha una risposta particolarmente calorosa, da parte di un pubblico giovane e giovanissimo. Una trentina di scatenati «docenti» teorizzano, con racconti all’apparenza autobiografici, tecniche di seduzione ed eventuali modi di reazione. Storie «inventate» e senza censure, da cui ogni spettatore può trarre la morale (o i comportamenti) che potrebbero essergli utili…
Quelle storie «inventate» e senza censure
A teatro. «Dignità autonome di prostituzione» di Luciano Melchionna al Castel Sant'Elmo di Napoli
A teatro. «Dignità autonome di prostituzione» di Luciano Melchionna al Castel Sant'Elmo di Napoli
Pubblicato un' ora faEdizione del 6 luglio 2024
Gianfranco Capitta, NAPOLI
Pubblicato un' ora faEdizione del 6 luglio 2024