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Quella cosa lì

Quella cosa lì

Finestre di Orosia Qui al cohousing, oggi, come progetto Orosia, viene proiettato online, all’interno delle Giornate dell’Abitare Collaborativo, il video «Quella cosa lì»...

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 12 giugno 2021

Qui al cohousing, oggi, come progetto Orosia, viene proiettato online, all’interno delle Giornate dell’Abitare Collaborativo, il video «Quella cosa lì»: primo capitolo di una ricerca sulle relazioni. Ricompone interviste sulle esperienze di buona relazione raccolte a luglio 2019 nella comune di Bagnaia, in occasione della Conferenza Europea degli Eco-villaggi e dal raduno Rive (Rete Italiana Villaggi Ecologici). Segue un dibattito fra autori del video, persone intervistate e pubblico esterno. Le «Giornate dell’abitare collaborativo» nascono in Olanda nel 2009 come «Giornate delle Comunità Intenzionali». Si estendono a livello europeo con eventi organizzati nel mese di maggio, aprendo le porte della propria esperienza a chi è interessato ad uno stile di vita comunitario, ma non solo. L’abitare collaborativo nasce dalla consapevolezza e desiderio di un nuovo modo di pensare e vivere la casa: solidale, aperta, con condivisione di tempo e spazio. L’iniziativa europea 2021 sarà a settembre, ma RIVE, Rete Cohousing Italiano e Abitare Collaborativo organizzano anche l’appuntamento di maggio. Lo intitolano «Ri-Conosciamo le Comunità», anche per dare attenzione alla proposta di legge per il riconoscimento delle comunità intenzionali al fine di valorizzare le potenzialità di queste forme di aggregazione.

La raccolta firme è già attiva: https://buonacausa.org/cause/comunitaintenzionali. Con il termine «comunità intenzionali» si indicano gruppi di persone che condividono, a diversi livelli, spazi, beni e risorse di diverso genere. Comprendono eco-villaggi, co-housing, comuni e oggi nuove forme di abitare collaborativo, in aree urbane o rurali. L’idea di base è la scelta di condividere abitare, agire sociale ed ecologico, cura per un luogo e un territorio. Ricordiamo che il Progetto Orosia, sviluppatosi dagli anni 80 in una casa sulla serra di Ivrea, è insieme un’azienda agricola, una comunità intenzionale (cohousing), uno spazio culturale dove nasce la riflessione e ricerca sulla relazione. La relazione è indicata dall’antropologo Gregory Bateson come trama che connette, struttura da conoscere nella sua composizione e nelle sue leggi. Nel video di Orosia, Amaltea è una bambina che racconta dell’eco-villaggio in cui è vissuta e della sua amicizia con Asia. Riflette -Ho capito tutto tranne cosa significa relazioni – Risponde Giorgia, snocciolando le dita della mano verso l’alto: «È quella cosa lì». «Quella cosa lì» è il nome, nel video di Orosia, per indicare la relazione, nel primo passo di ricerca, ed è anche ciò che, dopo questo incontro e dialogo insieme, con gioia, ci portiamo dentro nella notte e nei sogni.

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