Come una reunion, ma senza scioglimenti pregressi. A meno di non intendersi sul significato di «scioglimento», equiparandone gli effetti a quelli del ritiro dall’attività live deciso dai Dr. Dog tre anni fa. Da quel momento i due leader Scott McMicken e Toby Leaman hanno vissuto un reciproco distacco, finanche fisiologico per una coppia di amici cresciuta in simbiosi tanto in pubblico quanto in privato. Progetti personali per entrambi e ancor più personali le crisi, con il secondo reinventatosi addirittura muratore per sfuggire alla claustrofobia della vita senza tour.  Riunirsi, benché soltanto in studio di registrazione, ha imposto la risoluzione di ogni tensione, come hanno confermato i diretti interessati rievocando le sessioni del nuovo album eponimo, con McMicken in regia dopo la fortunata collaborazione con i Big Thief. Se in termini di scrittura Dr. Dog non cambia le carte in tavola rispetto al caleidoscopio digitale di Critical Equation (2018), esso brilla per performance e interplay, «suonando» il piacere di tornare a far musica insieme senza essersi mai davvero sciolti.