Visioni

Quel disincanto pop…

Quel disincanto pop…Luca Galizia – foto Angelica Henderson

Note sparse Il chitarrista Luca Galizia nel suo progetto «Generic Animal» gioca tra i generi, mescolando umori leggeri ma intelligenti

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 14 febbraio 2018

Francamente non è facile parlare di questo disco perché viene subito voglia di premere il pulsante per la risposta: Calcutta. Di primo acchito è l’etichetta da mettere su, con quel cantautorato indie pop un po’ cialtrone che non si prende sul serio, eppure fa sul serio. Luca Galizia, classe ’95 e già chitarrista dei Leute, esordisce con il suo progetto Generic Animal (La Tempesta) supportato dai testi di Jacopo Lietti in cui va di sghimbescio su registri indefiniti. Registri che possono evocare tanti generi e nessuno, dimostrando la miglior capacità recettiva e liquida (non di stratificazione) di una generazione che delle etichette di cui sopra, se ne frega. Insomma c’è più ispirazione che artificio, come nella cover dell’album, un animale indefinito. Escono quindi otto nuove tracce in cui si può immaginare Luca o qualsiasi animale indefinito, in un’atmosfera malinconica, debosciata, piacevolmente disincantata. Quelle fasi della vita cioè prima della maturità… La produzione è curata da Marco Giudici e Adele Nigro (Any Other)

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