Non c’è mai da esultare quando parte un’inchiesta penale, anche quando questa riguarda episodi come quelli avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Ogni qualvolta c’è un’inchiesta per pestaggi o abusi nei confronti di persone private della libertà tendiamo a sorprenderci positivamente. Dovrebbe invece essere normale che a fronte di un reato grave, come maltrattamenti o tortura, la macchina investigativa e giudiziaria dello Stato non si fermi davanti ai cancelli delle prigioni. E tortura, sembra, sia una delle fattispecie di reato imputate ai quarantaquattro agenti di Polizia Penitenziaria, per le violenze e i pestaggi subiti immediatamente dopo le proteste...