Economia

Quando l’aereo in Sicilia costa più di New York

Un aereo di Ita Airways sulla pista foto AnsaAereo Ita – Ansa

Speculazioni A Natale fino a mille euro da Palermo a Roma. Un viaggio nella Grande Mela costa meno. La Regione Sicilia farà un ricorso all'Antitrust e varerà un osservatorio sui prezzi. Ita aggiungerà 10 voli in più da Catania e Palermo durante le feste, ma la soluzione non convince

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 11 dicembre 2022

A Natale sarà più costoso viaggiare in aereo da Palermo a Roma che andare dalla Capitale a New York. Chi ha necessità di spostarsi, per lavoro o per turismo, dalla o vero la Sicilia è stato sorpreso negativamente da richieste che possono superare anche mille euro. Costi di questo tipo sono del tutto sproporzionati sia per il chilometraggio che per i modesti tempi di percorrenza.Non è la prima volta che i prezzi registrano aumenti stellari nel corso delle vacanze natalizie, ma quest’anno sembra che gi algoritmi programmati dalle aziende abbiano esagerato.
«Mille e cinque euro per un volo di andata-ritorno Palermo-Roma e “solo” 885 euro, nello stesso giorno, per un’andata e ritorno Roma-New York” ha scritto l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco in un post accompagnato con due foto che evidenziano la sproporzione dei costi dei biglietti aerei per raggiungere la Sicilia.

Il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani (Forza Italia) ha denunciato un «cartello» tra due compagnie aeronautiche: «Ita, a capitale pubblico, e Ryanair». Entrambe «servono la Sicilia, un monopolio a due in forza del quale i prezzi sono schizzati». «È un fatto scandaloso – ha aggiunto Schifani – Da domani, e non siamo ancora a Natale, chi parte dalla Sicilia, da Palermo e Catania per Roma, andata e ritorno, spenderà oltre mille euro, mentre chi parte da Roma per Milano ne paga circa 200. Una situazione di mercato anomala. Ci stiamo rivolgendo all’Antitrust».

Il traffico è aumentato rispetto ai tempi pre-Covid, ma i voli sono stati ridotti. Ciò ha aumentato i prezzi. Ita ha annunciato un aumento dei voli solo nel periodo natalizio: 10 in più – per un totale di 20 – per gli aeroporti di Catania e Palermo. Ad avviso di Schifani però questo è un «pannicello caldo». Per il ministro delle «Imprese e del Made in Italy», Adolfo Urso serve «una pianificazione più attenta». In attesa del Natale 2023, ora si paga.

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