Il libro Società della merce, spettacolo e biopolitica neoliberale di Alessandro Simoncini (Mimesis, pp. 310, euro 25) cerca di dare una risposta attuale a una domanda antica: cosa permette e giustifica la servitù volontaria? Quali sono i meccanismi e i dispositivi con cui il desiderio viene oggi preformato e orientato verso l’obbedienza e il consumo, disinnescando ogni volontà di conflitto e di antagonismo? Per rispondere a questa domanda Simoncini mobilita saperi diversi (la filosofia politica, l’estetica del cinema, la psicoanalisi lacaniana) e autori decisivi per il pensiero critico del ’900 (tra gli altri Benjamin, Baudrillard, Pasolini). Una particolare rilevanza continua...