«Si les frontières sont fermées, on nage. On nous destine à braver l’orage», recita l’incipit a due voci del brano, À travers les vagues, che introduce, icastico, al tema delle migrazioni e delle morti nel Mar Mediterraneo, di cui si dà una lettura critica dei discorsi che i governanti fanno sull’argomento usandolo come pretesto per edificare la questione razziale e la retorica di un Occidente culturalmente superiore, spostando così l’attenzione dalla contraddizione economica che mantiene in subalternità i proletari e i meno abbienti in ogni parte del mondo. Sette minuti e trentuno secondi, apologo e sferza delle politiche mondialiste e...