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Quando Frontex si lamentò: «Facciamo troppi interventi»

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Triton E’ successo solo due mesi fa, a dicembre dell’anno scorso. «Preoccupato» per i troppi interventi in mare compiuti dalle navi che partecipano alla missione Triton, il direttore della divisione operativa […]

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 12 febbraio 2015

E’ successo solo due mesi fa, a dicembre dell’anno scorso. «Preoccupato» per i troppi interventi in mare compiuti dalle navi che partecipano alla missione Triton, il direttore della divisione operativa di Frontex Klaus Rosler scrisse una lettera al direttore dell’Immigrazione e della polizia di frontiera del Viminale, Giovanni Pinto, lamentandosi per i troppi interventi compiuti «fuori area», vale a dire oltre le 30 miglia marine lungo le quali opera la missione europea. A non piacere a Rosler erano in particolare le indicazioni impartite nelle settimane precedenti dal centro di controllo di Roma, che dopo aver ricevuto segnalazioni relative a barconi presumibilmente in avaria, aveva ordinato di verificare le richieste di soccorso. Operazioni che, secondo Rostler, «non sono coerenti con il piano operativo e purtroppo non saranno prese in considerazione in futuro». Frontex, proseguì il direttore della divisione operativa, «è dell’opinione che una telefonata satellitare non è di per sè un evento Sar (ricerca e soccorso, ndr) e raccomanda fermamente che siano intraprese azioni per verificare e solo in seguito, in caso di difficoltà, attivare un altro assetto marittimo».

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