Quale futuro per gli studi di registrazione
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Quale futuro per gli studi di registrazione

Musica Una modalità di produzione discografica messa in crisi dalle nuove tecnologie e in ginocchio dalla pandemia
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 8 aprile 2021
Varcando la soglia degli studi Fonorama di Milano per il suo album d’esordio nel 1973, Antonello Venditti avrà certo sorriso per quel titolo indovinato, L’orso bruno. In cabina di regia un trentaduenne già gigante del mestiere, Bruno Malasoma detto Totem, richiesto in quegli stessi mesi da Battisti, Fossati, Nomadi e Orme. All’ombra dei grandi nomi della musica italiana, il suo campeggia su innumerevoli copertine. Se n’è andato poche settimane fa a 79 anni, ennesima vittima del nuovo male. Ellade Bandini, altra figura onnipresente delle sale d’incisione, ricorda: «Ho lavorato con i più grandi ingegneri del suono di quegli anni, Chiesa,...
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