La Guardia di Finanza di Napoli ha provato ieri a notificare il mandato di arresto europeo all’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino. I finanzieri si sono recati presso la sua abitazione napoletana ma non l’hanno trovato: era in una clinica di Mergellina per accertamenti. Ed è lì che alla fine, in serata, ha ricevuto il mandato d’arresto in carcere, dopo essere stato dimesso. Si tratta del nuovo sviluppo del Qatargate: Cozzolino, per gli inquirenti belgi, era parte «della squadra di Antonio Panzeri e Francesco Giorgi».

Per il giudice Michel Clais era «una pedina fondamentale per il Marocco», in contatto diretto con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia, l’uomo che avrebbe elargito tangenti in contanti. Il sospetto è che Cozzolino si sia recato in Marocco con un volo pagato, scrive Claise, «dai servizi segreti di Rabat», anche se su questo non c’è certezza. La polizia federale belga ieri ha perquisito la sua residenza e l’ufficio (sotto sequestro) di Bruxelles.

Il 2 febbraio scorso il Parlamento europeo ha revocato l’immunità sia al dem italiano (sospeso dal partito) che a Marc Tarabella, entrambi sospettati di corruzione. L’eurodeputato vallone è stato arrestato ieri nella sua abitazione di Anthisnes e trasferito a Bruxelles per essere interrogato. Perquisiti anche i suoi uffici.