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Putin: «L’espansione della Nato è una minaccia»

Putin: «L’espansione della Nato è una minaccia»

Russia L’istigazione alle «rivoluzioni colorate» costituirebbe «una delle principali minacce per la sicurezza nazionale della Russia». Tra i responsabili di queste «rivoluzioni» (non ultima la Majdan ucraina) vengono considerati «gruppi radicali che usano ideologie estremiste nazionaliste e religiose, Ong straniere e internazionali e privati cittadini».

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 2 gennaio 2016

Anno nuovo anche per Mosca, che approfitta della fine del 2015 per aggiornare la propria idea di sicurezza, specificando nel modo più chiari quali sono i pericoli geopolitici percepiti dal Cremlino. «La politica indipendente interna ed estera» della Russia – si legge nel rinnovato documento sulla sicurezza nazionale firmato dal presidente Vladimir Putin – ha innescato una «contro-azione» da parte degli Stati uniti ed i loro alleati.

Questi paesi, secondo Mosca e non solo, a dire il vero, sono accusati di cercare «di dominare gli affari globali». Nella nuova versione del documento si precisa che la Russia sta rafforzando la sua forza militare «sullo sfondo di nuove minacce alla sicurezza nazionale che hanno un carattere complicato e interconnesso».

Il recente rafforzamento d potenziale militare della Nato intorno ai confini russi, sostiene il documento, costituisce una violazione di «norme del diritto internazionale». Non si tratta di ragionamenti senza l’appiglio di casi pratici utili a motivare le «paure» della Russia. Un esempio? La risposta di Mosca è senza dubbi: le «rivoluzioni colorate». L’istigazione alle «rivoluzioni colorate» costituirebbe «una delle principali minacce per la sicurezza nazionale della Russia». Tra i responsabili di queste «rivoluzioni» (non ultima la Majdan ucraina) vengono considerati «gruppi radicali che usano ideologie estremiste nazionaliste e religiose, Ong straniere e internazionali e privati cittadini».

Nel documento si sottolinea inoltre come «la pratica di deporre regimi politici legittimi si stia diffondendo». E a proposito di Ucraina, proprio ieri la Russia ha concesso al governo di Kiev uno sconto sostanzioso sulla fornitura del gas per il primo trimestre del 2016. Il prezzo fissato è di circa 179 dollari per 1.000 metri cubi di gas.

Infine, da registrare un altro allarme rientrato alle stazioni ferroviarie di Mosca Kursk e Paveletsky dove sono state evacuate in tutto circa 1000 persone. Una segnalazione anonima – come hanno riportato le agenzie – aveva infatti indicato la presenza di ordigni esplosivi. Le forze di sicurezza hanno effettuato i controlli necessari e hanno dichiarato il cessato pericolo.

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