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Punkreas: trent’anni in nome del rock

Punkreas: trent’anni in nome del rockPunkreas

Note sparse Una raccolta per celebrare la band milanese e una festa di compleanno prevista per il 25 gennaio all'Alcatraz

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 18 dicembre 2019

Trent’anni di carriera, qualcuno di più a livello anagrafico e fare ancora punk-rock. È la storia dei Punkreas, da San Lorenzo di Parabiago, provincia di Milano. Nati nel 1989 e ancora in attività. È da poco uscito XXX – 1989-2019: The Best, una raccolta con il meglio della loro carriera, l’inedito, prodotto da Tommaso Colliva, Sono Vivo e il rifacimento di Aca Toro con gli amici e sodali Ska-P. Il doppio cd, che contiene trentacinque brani, è prodotto da Universal. «In un certo senso ogni tanto è un po’ come essere dott Jekyll e mr Hyde» – ci dice Noise, uno dei due chitarristi – sono e siamo padri di famiglia; come è naturale durante la maggior parte della settimana affrontiamo le dinamiche e le problematiche di tutti come la scuola, i compiti, lo sport, entusiasmi e delusioni. Sono persino rappresentante di classe». Le tematiche della band, negli anni, non sono cambiate più di tanto anche se si sono allargate e ampliate. Lo stile graffiante nei suoni e nelle chitarre è diventato spesso più rock che punk, ma le liriche restano ironiche e pungenti così capaci di raccontare il mondo di oggi in maniera puntuale ma irriverente.

PER NOISE RESTA che: «Quando andiamo a suonare, non appena mettiamo piede sul furgone, ci trasformiamo immediatamente e naturalmente negli stessi pirla di trent’anni fa. È un miracolo e un privilegio che pochi possono vantare». E ci ricorda, che nella doppia veste di padre e musicista: «Condivido gli stessi principi e gli stessi valori, così come le stesse battaglie per difenderli». La grande festa di compleanno della band sarà il 25 gennaio, all’Alcatraz di Milano, con un concerto evento dove i Punkreas ospiteranno amici e compagni di viaggio. Un gruppo solido, che in trent’anni ha visto solo due cambi di formazione. Cippa, Paletta e Noise restano saldamente al comando del furgone che macinando chilometri ha regalato sudore, pogo e grandi cantate a decine di migliaia di persone per tutto lo stivale. E non solo in Italia: a settembre il gruppo si è esibito a Salonicco. «Ti assicuro» – conclude Noise – «che a volte è più punk un consiglio di classe di un concerto. Immagina solo come sarebbe doversi confrontare con il professore di Fiorenzuola d’Arda che ha minacciato i suoi studenti intimandogli di non andare a manifestare. Fortunatamente non mi è ancora capitato di imbattermi in tanta miseria umana, ma ho avuto il mio bel da fare».

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