Nell’ultimo weekend sono circolate tante notizie e molti aggiornamenti sull’«attacco hacker» di scala globale chiamato WannaCry (contrazione di Wanna Cryptor ma anche «voglio piangere»), che ha colpito centinaia di migliaia di computer in un centinaio di paesi, creando problemi anche alle ferrovie tedesche, Renault, il sistema sanitario britannico e, in Italia, all’Università di Milano Bicocca. Si è trattato di un ransomware, software malevolo che cripta il contenuto di un dispositivo rendendo il materiale inaccessibile fino al pagamento di un riscatto, solitamente in criptovaluta. LE INFORMAZIONI girate sui media hanno creato non poca confusione, in un’epoca in cui il tempo di...