A poco più di una settimana dal suo arresto il 23 maggio scorso, la televisione bielorussa ha trasmesso un secondo video del giornalista e dissidente Roman Protasevich, in cui il fondatore di Nexta – canale Telegram legato all’opposizione – ha confessato di aver contribuito all’organizzazione di manifestazioni in violazione dell’ordine pubblico. Allo stesso modo di quello diffuso il 24 maggio scorso (sempre da «Ont», la seconda emittente statale bielorussa), il filmato è stato criticato dai suoi sostenitori: anche Anna Krasulina, portavoce della leader di opposizione Svetlana Tikhanovskaya, ha affermato che le dichiarazioni di Protasevich sarebbero state «estorte attraverso pressioni fisiche...