Pronto, chi parla?
Tube Attack HALLO HAPPINESS USA, 2019, 5’ musica: Chaka Khan regia: Sam Pilling giudizio: bello Quante storie può contenere una semplice cabina telefonica ubicata nel cortile di un classico motel americano? Il […]
Tube Attack HALLO HAPPINESS USA, 2019, 5’ musica: Chaka Khan regia: Sam Pilling giudizio: bello Quante storie può contenere una semplice cabina telefonica ubicata nel cortile di un classico motel americano? Il […]
HALLO HAPPINESS
USA, 2019, 5’
musica: Chaka Khan
regia: Sam Pilling
giudizio: bello
Quante storie può contenere una semplice cabina telefonica ubicata nel cortile di un classico motel americano? Il video di Hallo Happiness prova a raccontarne alcune, in montaggio alternato: da una coppia di adulteri a un poliziotto che vi entra per recuperare della droga ma viene prontamente arrestato da un altro suo collega vestito da puttana, da un tizio che vi resta imprigionato dentro fino alla stessa Chaka Khan che interpreta il playback usando la cornetta come un microfono. Non è male l’idea di Pilling – coadiuvato dal direttore della fotografia Pat Scola – che sa creare in una sola location un clip con molta azione, dal sapore inevitabilmente vintage, come del resto è il sound della cantante afroamericana.
THE VISIT
Italia, 2019, 4’45”
musica: Costanza Alegiani e Fabrizio Sferra
regia: Francesco Di Giorgio
giudizio: bello
Una serie di monitor disseminati per una strada di Roma o in un interno, trasmettono i volti dei due musicisti, ma anche alcune frasi della canzone, che fa parte dell’album Grace in Town, uscito da alcune settimane. Un video particolarmente raffinato (come del resto la musica del duo Sferra/Alegiani) questo The Visit, soprattutto per il modo in cui sfrutta il dispositivo del monitor, creando finestre all’interno dell’inquadratura, trasformando lo spazio urbano in una sorta di videoinstallazione e, infine, valorizzando i corpi nel contesto architettonico, corpi che, dopo aver dialogato musicalmente a distanza, nell’epilogo possono finalmente incontrarsi. Parte del merito va anche alla fotografia di Francisco Gaete Vega.
WHO CARES
UK, 2018, 6’20”
musica: Paul McCartney
regia: Brantley Gutierrez & Ryan Heffington
giudizio: così così
La piaga del bullismo, di cui parla il brano, viene raccontata nel clip in modo fumettistico e coreografico (non a caso il video viene firmato anche da Heffington). Curiosa scelta, visto che un argomento del genere avrebbe ispirato semmai un promo con immagini “dal vero”; ma in effetti la musica allegra e incalzante ben si presta a una stilizzazione del genere, con l’attrice del momento, Emma Stone, protagonista insieme all’ex beatle di un viaggio psichedelico tra danzatori-bulli e sagome di cartone. Ma ad aprire Who Cares, c’è un prologo dialogato, come in altri music video di McCartney, che ha sempre molto curato la parte visual della sua attività.
THEIR WINE
Germania, 2009, 3’30”
musica: Siri Svegler
regia: autore ignoto
giudizio: cult
Ricordate Schindler’s List di Spielberg, film totalmente in bianco e nero in cui l’unico elemento colorato è il vestitino rosso della bambina ebrea nel campo di concentramento? L’idea di questo video è stata (almeno in parte) rubata da quella sequenza che ha sollevato non poche accuse di stucchevole formalism. La cantante svedese è l’unica di rosso vestita in un mondo decolorato. Ma man mano che canta in un locale, accompagnata dalla sua band, gradualmente tutto intorno a lei prende colore. Una curiosità: la Svegler è la vincitrice del concorso “Soundfondation” indetto dalla Wolkswagen, e infatti – all’inizio del clip – la cantante scende dal classico pulmino della casa automobilistica tedesca.
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