A primavera inoltrata, un’area del parco regionale di Veio si veste di inconsuete piante tropicali fruttifere, resistenti graminacee ornamentali, ma anche di spezie terapeutiche orientali e sementi per antiche patate parigine e peruviane.

SONO ALCUNI DEGLI INSOLITI protagonisti della mostra di florovivaistica FloraCult, giunta quest’anno alla sua dodicesima edizione e ospitata, come sempre, negli spazi dell’azienda biologica dei Casali del Pino. Tutt’altro che una semplice fiera di giardinaggio, si tratta piuttosto di «una manifestazione fieristica contemporanea, connessa con le grandi tematiche del presente legate alla natura e all’ambiente».

COSI’ LA DEFINISCE la sua ideatrice, l’imprenditrice agricola Ilaria Venturini Fendi, che tredici anni fa le ha dato vita insieme all’esperta di giardini Antonella Fornai e all’architetto paesaggista Francesco Fornai.

IL FULCRO DELL’EDIZIONE di quest’anno è il giardino, spazio di espressione della creatività umana ma anche rappresentazione in miniatura dell’ambiente e, come tale, luogo ideale per la ricerca di nuovi e sostenibili canoni paesaggistici.

«NON SI TRATTA SOLO DEL PIACERE di acquistare una piantina da coltivare sul terrazzo di casa, ma di capire che questo atto di connessione con la natura, che spesso facciamo senza riflettere, è il primo passo per capire la complessità del nostro ruolo in un equilibrio naturale più ampio», commenta l’imprenditrice.

DAL VASO ALL’ARCHITETTURA del verde, dal bosco fino al pianeta, il giardinaggio consente di indagare il precario equilibrio tra uomo e natura. A FloraCult lo fa attraverso l’incontro con ricercati vivaisti, artisti, scrittori, produttori di piante insolite e rare e con oltre 150 espositori, per quattro giorni da sabato 22 a martedì 25 aprile.

«CERCARE DI OFFRIRE SPUNTI diversi implica un grande lavoro e tanto tempo speso – spiega Ilaria Venturini Fendi – ma per me rimane una festa, il momento che aspetto con più gioia durante l’anno». In un’accezione inconsueta, i giardini saranno anche quelli «del mare» o quelli spirituali dell’Eden. «Fin dall’antichità il giardino è sempre stato al centro di metafore religiose, miti e leggende. A partire dal giardino dell’Eden, luogo di perfezione, armonia e felicità, di cui si parlerà insieme al monaco Guidalberto Bormolini e al presidente dei buddisti italiani Filippo Scianna».

IN PROGRAMMA, NELLA QUATTRO giorni di incontri, anche l’analisi del legame che intercorre tra musica e natura insieme a Boosta, tastierista dei Subsonica, e al maestro d’orchestra Giuseppe Vessicchio, i segreti dei maestri del mestiere del giardinaggio, la scoperta dell’intricato universo dei funghi e quella della fauna che popola la Capitale.

LE COLTIVAZIONI A KM 0 non lasciano poi da parte i cibi alternativi, nemmeno se si parla di insetti. «Non so se sarà effettivamente il cibo del futuro, ma penso che soluzioni che permettano di ridurre fame, inquinamento di Co2 e sfruttamento delle risorse naturali vadano prese in considerazione – sostiene la madrina dell’evento.

IN EUROPA NONOSTANTE le difficoltà qualcosa si sta muovendo, ma non basta. Bisogna pensare come cittadini del mondo, agendo a livello locale e prendendo decisioni globali, per diventare sempre più consapevoli e attivi».

IL PROGRAMMA DI FLORACULT è molto fitto, per conoscere il programma meglio consultare il sito internet (floracult.com).