Primo sciopero dei driver Amazon
Nuove Mobilitazioni A Vigonza (Padova) guidati dalla Filt Cgil si fermano in 100 per chiedere turni meno massacranti. Intanto i sindacati chiedono un accordo quadro nazionale
Nuove Mobilitazioni A Vigonza (Padova) guidati dalla Filt Cgil si fermano in 100 per chiedere turni meno massacranti. Intanto i sindacati chiedono un accordo quadro nazionale
Al magazzino di Vigonza (Padova) primo sciopero dei driver Amazon in Italia. La Filt Cgil è riuscita a fermare ben 100 driver – gli autisti che portano i pacchi a casa mirabilmente descritti in «Sorry we missed you» di Ken Loach – su 400 in una protesta contro «eccessivi carichi di lavoro, turni estenuanti decisi da un algoritmo, pausa pranzo di mezzora non pagata». I driver non sono dipendenti diretti di Amazon: ma di 5 società esterne che lavorano in monoappalto per il gigante dell’e-commerce e aderiscono a Assoespressi.
E proprio con Assoespressi a livello nazionale ieri hanno iniziato a trattare Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt per «un accordo quadro che dia omogeneità su tutto il territorio». Non escludendo uno sciopero nazionale se non saranno ascoltati da Amazon.
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