La prima giornata della legislatura a Montecitorio dovrebbe scorrere senza traumi. Un occhio a Palazzo Madama, dove la maggioranza di centrodestra è attesa al varco, l’altro alle tre votazioni previste per la giornata in attesa di scollinare verso la maggioranza semplice. A quel punto, la Lega è pronta a piazzare il suo candidato. Tutti gli sguardi sono puntati su Riccardo Molinari, capogruppo uscente di osservanza salviniana. Il quale però è serioso, quasi livido: ad ogni chiama si mette in coda per imbucare le sue schede biance nell’urna senza rispondere alle pacche sulle spalle che gli assestano i colleghi. A fine...