Primavera Sound, la tappa a Torino è più di una possibilità

«Crediamo che Torino sarebbe pronta a ospitare un’edizione del Primavera Sound, a patto che tutti i requisiti si allineino. Si tratta di una possibilità aperta e, anche in questo caso, le conversazioni sono in corso». Recita così una nota dell’organizzazione del celebre festival musicale di Barcellona, confermando gli entusiasmi che si erano accesi i giorni scorsi tra gli appassionati. Sembra infatti che una tappa italiana del Primavera Sound sia più di un’eventualità, e che le trattative sarebbero in corso già per l’edizione 2024.
La versione «gemella» a Madrid sperimentata quest’anno non è stata infatti rinnovata per la prossima stagione, Torino sarebbe quindi candidata a prenderne il posto a giugno. D’altronde, secondo i dati diffusi dallo stesso festival, l’Italia è il primo paese «estero» per vendita di biglietti.
La trattativa con il comune di Torino e la regione Piemonte sarebbe in uno stato avanzato, tanto che si vocifera già del luogo in cui dovrebbe svolgersi il grande festival rock e indie: l’area ex industriale del Parco Dora.

NATO ad inizio degli anni duemila, il Primavera Sound è cresciuto sempre più, arrivando ad ospitare circa duecento artisti ogni anno. Depeche Mode, Kendrick Lamar, Blur, Rosalía, Pet Shop Boys sono alcuni degli headliner della scorsa edizione. Negli anni sono passati di qui anche Pixies, PJ Harvey, Lou Reed, Patti Smith, Neil Young, The Cure, Radiohead, Björk, Nick Cave, oltre a molti altri artisti del circuito più underground e indipendente.
Tuttavia, non tutti gli appassionati di musica sono entusiasti di questa possibile versione torinese del festival. Nei post e commenti che si leggono sui social in questi giorni in molti temono l’arrivo degli spagnoli e del loro «mega festival» significherebbe la fine del ToDays che, seppur di dimensione molto minore, si rivolge ad un pubblico simile. Giunto alla nona edizione, si svolgerà quest’anno dal 25 al 27 agosto. Tra gli artisti in cartellone Wilco, Sleaford Mods, King Hannah, Verdena. Meglio andare finché si è in tempo.