Internazionale

Presidenziali polacche, favorito l’uscente Komorowski

L’obiettivo non dichiarato del presidente uscente Komorowski è chiudere i conti già al primo turno il 10 maggio. Secondo gli ultimi sondaggi, al candidato partito liberale e filo-europeista di Piattaforma […]

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 10 maggio 2015

L’obiettivo non dichiarato del presidente uscente Komorowski è chiudere i conti già al primo turno il 10 maggio. Secondo gli ultimi sondaggi, al candidato partito liberale e filo-europeista di Piattaforma civica (Po) mancherebbero pochi punti per scongiurare il secondo turno. Nessun contraccolpo significativo, dunque, per il partito dell’ex-premier Donald Tusk attraversato l’estate scorsa dallo scandalo «waitergate».

Questa volta a sfidarlo non ci sarà Kaczynski come nel 2011.Il nuovo candidato del PiS è Andrzej Duda che parla senza troppi fronzoli di repolonizacja dei media e delle banche. Il suo gradimento è al 30%. Per la prima volta i cittadini potranno esprimere il proprio voto per corrispondenza. Tuttavia, secondo la fondazione Fondazione Stefan Batory, quasi la metà delle amministrazioni locali non hanno messo in atto le disposizioni necessarie per consentire le operazioni di voto a distanza.

Dopo la sconfitta elettorale, il gruppo parlamentare del PiS aveva aperto una contro-indagine guidata dal falco Antoni Macierewicz per affossare il lavoro della commissione d’inchiesta del governo sulla strage aerea di Smolensk, nel corso della quale, aveva perse la vita anche il fratello gemello ed ex-presidente Lech. Ma le tesi complottiste non tengono più banco: questa volta il PiS difficilmente potrà fare leva sulla tragedia per conquistare più voti.

Le formazioni di sinistra sono le grandi assenti delle elezioni. Il gradimento per l’avvenente Magdalena Ogórek, candidata dell’Alleanza della Sinistra Democratica (Sld) è precipitato al 3%. Non mancano tra i 7 politici in corsa per la presidenza, candidati più radicali, germanofobi o apertamente antisemiti, come Grzegorz Braun, Korwin-Mikke o il nazionalista Marian Kowalski.

Ogórek, ex-attrice silesiana e consulente della Banca Centrale della Polonia polacca, ha indubbiamente subito l’ostracismo dei suoi colleghi di partito. Alcuni membri di Sld hanno persino smesso di finanziarne la candidatura nel momento clou della campagna elettorale. Sono proprio i voti persi per strada dalla candidata trentasettenne che potrebbero confluire verso Komorowski consentendogli agevolmente di chiudere la partita al primo turno.

La costituzione polacca consente al presidente della Repubblica di mettere il veto a tutti i disegni di legge del Sejm, ad eccezione dei provvedimenti in materia economica e fiscale. In caso di vittoria del PiS, la coabitazione con la premier Ewa Kopacz (Po) si farebbe difficile almeno fino a ottobre quando i polacchi torneranno alle urne per le parlamentari.

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