Precari Istat occupano il tetto: a rischio 350 ricercatori
Ricerca Manifestano per un emendamento: consentirebbe l'assunzione di 350 ricercatori
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I precari riscoprono la protesta sui tetti come ai tempi del movimento contro la riforma Gelmini dell’università nel 2010. I ricercatori precari dell’Istituto nazionale di Statistica hanno occupato il tetto del loro istituto a Roma per chiedere l’approvazione dell’emendamento 1.35 a firma Santini che, se approvato, consentirebbe l’immissione in ruolo di 350 lavoratori. L’emendamento era stato temporaneamente accantonato dalla Prima Commissione affari costituzionali. “E’ stato un pessimo segnale che racconta il protrarsi delle stesse incomprensibili resistenze, tutte interne al partito di maggioranza PD, che hanno colposamente determinato la bocciatura dell’emendamento prima in sede di approvazione della Legge di Bilancio e successivamente nel testo del Decreto Milleproroghe”.
I Precari Istat, preoccupati per l’esito ancora incerto della loro vertenza, hanno deciso di occupare il tetto della sede centrale Istat, abitualmente chiuso per questioni di sicurezza, luogo dove seguiranno l’iter dei lavori della Prima commissione convocata nuovamente in seduta speciale. “Sarebbe inaccettabile – conclude la nota – tornare indietro rispetto alle dichiarazioni pubbliche della Ministra Madia e del Ministro Padoan, che hanno giudicato il provvedimento di stabilizzazione urgente, doveroso e necessario. Negare oggi una misura che ponga in sicurezza i contratti di quanti all’Istat lavorano quotidianamente, equivale a comprometterne la missione istituzionale”.
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