«Prati stabili e pascoli». Pastori in presidio per la biodiversità
Salone del gusto Una delle aree progettate da Slow Food a Terra Madre 2024 è quella dedicata alle terre alte e ai loro custodi. L’obiettivo è portare all’attenzione del pubblico l’importanza del sistema […]
Salone del gusto Una delle aree progettate da Slow Food a Terra Madre 2024 è quella dedicata alle terre alte e ai loro custodi. L’obiettivo è portare all’attenzione del pubblico l’importanza del sistema […]
Una delle aree progettate da Slow Food a Terra Madre 2024 è quella dedicata alle terre alte e ai loro custodi. L’obiettivo è portare all’attenzione del pubblico l’importanza del sistema agro-silvo-pastorale. In questo contesto, l’azione del «custodire» è fondamentale per il racconto del bosco, del prato e del pascolo, spazi in cui l’essere umano fornisce il proprio contributo per il mantenimento di equilibri delicati equilibri e in cui spesso gli animali giocano un ruolo altrettanto fondamentale.
A settembre 2024, la Fondazione Slow Food per la biodiversità ha promosso un nuovo presidio dedicato a «Prati stabili e pascoli».
I prati stabili – che si trovano sulle Alpi, sugli Appennini, in collina, ma anche in pianura, dove ne sopravvivono porzioni importanti – sono oasi di biodiversità: di erbe, arbusti, insetti, uccelli e altri piccoli animali selvatici. In montagna arrivano a contenere più di cento essenze, in pianura almeno 15 o 20. La loro peculiarità è che non devono essere arati, dissodati, coltivati e, meno che mai, sottoposti a diserbo o trattati con anti parassitari. Non si tratta, però, di aree selvatici. Sono i pastori, in particolare, a giocare un ruolo fondamentale nella loro conservazione, sfalciandoli o portando gli animali al pascolo.
Rappresentano, infatti, il pasto ideale per gli impollinatori e per i ruminanti: se gli animali mangiano erba e fieno di prato stabile e di pascolo, anche latte e formaggi sono più ricchi e nutrono di più: contengono un numero maggiore di molecole antiossidanti (come beta-carotene e vitamina E), hanno un eccellente rapporto tra gli acidi grassi omega-6/omega-3 e hanno uno spettro di sapori e profumi più ampio e complesso. Insomma, sono più buoni e più sani. Sabato 28 settembre Slow Food festeggia il nuovo presidio e i 35 produttori-custodi, in 13 regioni italiane.
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