Davvero una chiusura simbolica quella di ieri del Tribunale per l’ex-Jugoslavia, con il suicidio in diretta, alla lettura della sentenza, del generale Slobodan Praljak. L’uomo che fu comandante dello stato maggiore delle forze armate della Repubblica Croata dell’Herzeg-Bosna e rappresentate del ministero della difesa della Repubblica Croata presso tale Stato autoproclamato. Praljak è responsabile dell’abbattimento del vecchio, storico, ponte di Mostar, che non sopravvisse alle follie nazionaliste e alla guerra di rapina con cui è morta la Federazione jugoslava. Dopo aver pronunciando le parole «Slobodan Praljak non è criminale di guerra e col disprezzo rigetto la vostra condanna», ha bevuto...