Ormai per lui è diventata un’ossessione ancora più di quanto non lo sia stata in passato per Silvio Berlusconi.

Per Matteo Salvini la realizzazione del Ponte sullo Stretto è una missione fondamentale e cosi il ministro dopo essere andato a Bruxelles torna sbandierando la disponibilità della Ue a finanziare la prima fase di fattibilità – come ha spiegato la commissaria ai trasporti Adina Valeana, con cui Salvini ha anche cenato, al termine della riunione dei ministri delle Infrastrutture dei 27 – ovviamente dopo la presentazione di un «progetto solido».

Matteo Salvini
«Siamo decisi a completare il progetto, il Ponte sullo Stretto non unisce solo Sicilia e Calabria ma anche l’Italia al Nord Europa»

«Siamo decisi a completare il progetto, il Ponte sullo Stretto non unisce solo Sicilia e Calabria ma anche l’Italia al Nord Europa», esulta Salvini.

L’Ue in realtà non ha mai espresso contrarietà rispetto all’opera: la rete Ten-T, lo spazio unico europeo dei trasporti, oltre alla Tav, include il ponte sullo Stretto di Messina. Ma il progetto deve rispettare i parametri comunitari, a cominciare da quello della sostenibilità.

Salvini è a dir poco ottimista sulla possibilità di realizzare al più presto un’opera alla quale si cominciò a pensare ai tempi delle guerre puniche e che è già costata 1,2 miliardi di euro: «Se tutto va come mi auguro e come l’Italia si augura – sostiene il vicepremier leghista – entro due anni partiremo con i lavori».