Poesia senza tempo. Quel tocco «Retrò» ci porta sempre avanti
Dischi Il nuovo album di Giovanni Block, dalle atmosfere musicali senza tempo
Dischi Il nuovo album di Giovanni Block, dalle atmosfere musicali senza tempo
Atmosfere musicali senza tempo che attendono parole d’autore e non tradiscono questa aspettativa. Retrò è un guardarsi indietro, attraversare una fotografia che riporta a ricordi chiari e sbiaditi, come un carillon, una «ballata di memorie» che non si sa se vanno affidate al presente, al passato o al futuro. Lascia fuori dalla porta ogni rimpianto, ma non la rivendicazione, anzi la ricerca di essere liberi dalle griglie di un mercato discografico che impone di esser personaggi a tutti costi, costruiti da un’industria che fabbrica mode e tendenze artificiali. Il disco risuona come il richiamo alla libertà di un artista conquistata oltre le mode. Riconosciuto e pluripremiato nei contesti di musica popolare e cantautorale, Giovanni Block si tiene invece alla larga da formati mediatici che sovrappongono alla libertà espressiva target già confezionati, anzi si diverte a rovesciarli con la sua arte.
Retrò, oltre il senso inedito della memoria, il sapore dell’amara ironia che smaschera ipocrisie, come quelle della falsa meritocrazia:«Voi ci avete fatto fare dei profili inutili e ci avete fatto laureare qui. Voi ci avete fatto preparare tanto tanto per sentirci forse un giorno chissà chi.…».
Dieci brani più l’ultima traccia I gatti lo sapranno che restituisce in forma musicale una delle più belle e desolanti poesie di Cesare Pavese.
«E INTANTO nuvole sparse, dentro gli sguardi diversi, siamo sullo stesso mondo che ci fa sentire lontani e dispersi» piove amaro… piove «odio, odio a profusione, per tutte le chiacchiere fatte in televisione. Per tutte le balle raccontate alla nazione», ma anche la dolcezza di chi vorrebbe andare «lontano, lontano nel tempo» e in questo desiderio, in questa «preghiera dell’artista» ci trascina tra melodie e armonie acustiche che si intrecciano andando a comporre un chiaroscuro tra dolce e amaro, sarcasmo e profondità, inverno e primavera. Dieci brani più l’ultima traccia I gatti lo sapranno che restituisce in forma musicale una delle più belle e desolanti poesie di Cesare Pavese. Da ascoltare ad occhi chiusi e, perché no, in vinile, ogni nota e parola ha bisogno di tempo per avventurarsi e viverla a fondo: Giovanni Block – alias Retrò – ci porta avanti, molto più avanti, verso una canzone d’autore che non ha mode, né scadenze, perché la poesia – almeno lei – non ha tempo.
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