Poesia in prigione, cinque mesi alla palestinese Tatour
Israele Dopo tre anni ai domiciliari, il tribunale di Nazareth condanna al carcere la poetessa per dei versi scritti nel 2015. Non è servito l'appello di 150 autori statunitensi
Israele Dopo tre anni ai domiciliari, il tribunale di Nazareth condanna al carcere la poetessa per dei versi scritti nel 2015. Non è servito l'appello di 150 autori statunitensi
Ieri il tribunale di Nazareth ha condannato a 5 mesi di prigione la poetessa palestinese, cittadina israeliana, Dareen Tatour per «incitamento alla violenza». Il reato, secondo i giudici israeliani, sarebbe stato commesso con una poesia del 2015 dal titolo «Resisti, mio popolo, resisti loro».
«La sentenza viola la libertà di espressione – commenta il legale di Tatour, Gaby Lasky – È una violazione dei diritti culturali della minoranza palestinese in Israele».
La poetessa ha già scontato tre anni ai domiciliari per la stessa poesia. Per lei si erano mobilitati oltre 150 autori americani (tra cui il Premio Pulitzer Alice Walker e Naomi Klein) con un appello a Tel Aviv perché facesse cadere le accuse.
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