La destra estrema in Italia e i partiti nazionalisti e populisti in Europa guadagnano voti cavalcando l’onda della crisi acuta che investe il modello neoliberale (Stato minimo e libertà di mercato). Il Pd e le forze socialiste del continente appaiono invece spiazzati dalla brusca interruzione di un’espansione economica che, soprattutto dopo il crollo dell’Urss, sembrava inarrestabile a livello mondiale. La sinistra tradizionale prima è rimasta abbagliata dalla crescita globale, spinta dalle innovazioni tecnologiche, poi si è smarrita su «terze vie» (un mix di socialismo e liberismo) che avrebbero dovuto condurci ad un avvenire di sviluppo, di benessere, di diritti umani...