Politica

Pittella: «Il Memorandum passi per l’Europarlamento»

Italia Le reazioni alle dimissioni di Tsipras: il M5S lo scarica, mentre Sel lo difende

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 21 agosto 2015

Leader senza carisma, premier a metà o mito tramontato: Alexis Tsipras continua a dividere anche la politica italiana, che «rilegge» le dimissioni a seconda dello scenario europeo di riferimento.

Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica, che è anche sottosegretario all’economia del governo Renzi, traduce così la svolta di Atene: «La parabola di Tsipras in Grecia è quella che auspicabilmente non vedremo mai nella sua interezza in Italia di Grillo e Salvini». E argomenta: «Stare nell’euro a schiena dritta è difficile, ma uscirne senza letteralmente distruggere il paese lo è due volte di più e non saranno certo arraffa-voti di destra, sinistra o anti-sistema ad avere le capacità politiche e tecniche per fare l’una e tanto meno l’altra cosa». Insomma, da palazzo Chigi si prosegue nel solco segnato, magari rivendicando l’esperienza di Monti…

Dal Movimento 5 Stelle arriva soltanto un tweet di Mirella Liuzzi: «Se gli elettori non si fossero espressi in questo modo, sarebbe stata una catastrofe: ha detto Tsipras. È il nuovo Renzi in pratica». Archiviato il viaggio di Beppe Grillo ad Atene, quando c’era da sostenere il governo ellenico nel braccio di ferro con Bruxelles e i creditori.

Per il Pd interviene Gianni Pittella: «L’Europarlamento deve essere pienamente e direttamente coinvolto nel processo di revisione della corretta attuazione del terzo programma per la Grecia» afferma il presidente del gruppo dei socialisti e democratici a Bruxelles. Anche alla luce delle elezioni anticipate in Grecia, la visione resta identica: «Dare al Parlamento questo ruolo farebbe girare la pagina della Troika verso un nuovo approccio democratico e comunitario, rafforzando enormemente la legittimità politica di questo e dei futuri accordi». L’aula di Strasburgo, secondo Pittella, «è la sola istituzione dell’Unione europea con mandato popolare diretto e, di conseguenza, potrebbe agire come garante della responsabilità democratica di accordi importanti non solo per un unico stato membro ma per tutta l’Europa nel suo insieme».

Gennaro Migliore, democratico «di sinistra» si affida anche lui a twitter per manifestare la convinzione che un’alternativa è ancora possibile, e sintetizza: «#Tsipras si dimostra ancora una volta un leader vero. Nuove elezioni per continuare la battaglia per una nuova Europa».

Sul fronte di Sel, si registra l’altrettanto sintetica opinione di Giorgio Airaudo alla fine del discorso del leader di Syriza che si prepara alla nuova campagna elettorale: «#Tsipras coerentemente va al voto non cerca coalizioni anomale non votate da nessuno proprio come Matteo nostro #Renzi stai sereno».
Ovviamente, esulta il centrodestra che vede il leader greco già al tappeto. La Lega e ciò che resta di Forza Italia non hanno mai fatto mistero che Tsipras rappresenta un ostacolo tanto alla propaganda no-euro di Salvini quanto all’Europa in formato Berlusconi. Ma anche qui si finisce con leggere le vicende della Grecia alla luce degli occhiali italiani…

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