Narratore sofisticato e spiritoso Pierre Yameogo, cineasta burkinabé della nuova onda degli anni Novanta, sin dall’esordio nel 1987 con il mediometraggio Dunia (prima in effetti c’era stato il corto L’oeuf et la silhouette, 1984), un on the road di una bimbetta di dieci anni, aveva fatto viaggiare le sue storie tra villaggi e metropoli, conoscitore sensibile di entrambi lui figlio di contadini, amante di Pasolini e sostenitore della rivoluzione di Thomas Sankara che nel cinema aveva visto l’arma democratica e «dal basso» per arrivare a più persone in un Paese con diffuso analfabetismo. A QUESTO giornale (in una conversazione del...