Non è un caso che Piccolo corpo nasca in casa Nefertiti Film, nella «factory» di Nadia Trevisan e di Alberto Fasulo, qui entrambi in veste di produttori. C’è qualcosa, infatti, pur con le ovvie differenze di significato e di sguardo, che accomuna l’opera prima della triestina Laura Samani, che ha meritatamente esordito l’estate scorsa a Cannes, nel programma della 60.a edizione della Semaine de la Critique, e il Menocchio, il film sul mugnaio eretico firmato dal regista sanvitese nel 2018. Più che altro una questione di corpi, di geografie umane, di pretesa del vero. Sia Samani che Fasulo, ad esempio,...