Scatta oggi l’embargo totale al carbone russo annunciato lo scorso aprile, esattamente ventiquattro ore dopo l’entrata in vigore del piano d’emergenza sul gas varato da Bruxelles. È l’ultimo tassello del razionamento energetico imposto dal taglio delle forniture di Mosca: in questo caso oltre 40 milioni di tonnellate di carbone non arriveranno più alle centrali degli Stati Ue, comprese quelle che la Germania vorrebbe riaccendere a partire dal prossimo ottobre. Si aggiunge alla stretta sul petrolio confermata sempre ieri da Transneft, gestore dell’oleodotto “Druzhba”, tecnicamente impegnato al blocco politico della parte meridionale del condotto: da sei giorni il greggio che alimenta...