Giorgio Callea: «Peter Handke ha vinto il premio Nobel, un premio al senso dell’amicizia. Mitteleuropeo, con due gambe ben allenate a passeggiare senza badare ai confini. I suoi amici sono austriaci, ungheresi, jugoslavi, senza distinzione tra serbi, croati, sloveni, bosniaci, kosovari. Partì per la Jugoslavia all’epoca della sua disintegrazione e al ritorno ne uscirono due libri, ‘Un viaggio d’inverno’ e ‘Appendice estiva a un viaggio d’inverno’. Raccontano di amicizie spezzate dalla guerra lungo le sponde della Drina, della solitudine del popolo serbo diventato agli occhi del mondo “cattivo” e condannato a rimanere senza amici. La stessa sorte che subirono i...