Perché legare i contratti alla produttività non funziona
Operai Alcoa a Roma con il manifesto – Aleandro Biagianti
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Perché legare i contratti alla produttività non funziona

Riforma del lavoro Collegare i salari alla produttività oltre che problematico è economicamente sbagliato. E decentrare la contrattazione occulterebbe i collegamenti profondi e ineludibili tra lavoratori di settori diversi
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 23 ottobre 2015
Dopo il Jobs act, nella legge di Stabilità il governo intende intervenire ancora sul mercato del lavoro; contestualmente all’introduzione del salario minimo, sostituendosi alle parti sociali (ma trovando consenso in Confindustria), intende modificare il modello delle relazioni industriali, spostando il baricentro della contrattazione dalla sfera nazionale a quella aziendale (dove dovrebbe svilupparsi anche il welfare integrativo privato). Il decentramento contrattuale viene motivato sostenendo che le dinamiche salariali dovrebbero essere connesse a quelle della produttività rilevate in ciascun posto di lavoro. Tuttavia, questa proposta è priva di solide argomentazioni analitiche, accentuerebbe il nostro declino economico e sarebbe socialmente dannosa. Non v’è...
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