Anche stavolta Confindustria non si è smentita. Appena si è concretizzata la proposta del governo sulla plastic tax sono arrivati puntuali gli strali degli industriali che si sono lamentata del balzello a scapito di imprese e consumatori. Altrettanto puntuali e scontate sono state le critiche aspre da parte di Mineracqua. Sì, proprio quel settore produttivo che a fronte di ridicoli canoni di concessione (18 milioni di euro l’anno) preleva acqua minerale che poi rivende a prezzi che garantiscono alle società che la imbottigliano fatturati a nove cifre (2,8 miliardi di euro annui), producendo rifiuti plastici che solo per un terzo...