Rubriche

Perché la gente va all’ospedale?

I bambini ci parlano La rubrica settimanale di Giuseppe Caliceti

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 12 febbraio 2015

«Per trovarse i malati». «Per farsi curare». «Perchè ha fatto un incidente con l’auto». «Lo sai, Giuseppe, che mia mamma mi ha detto che delle ragazze vogliono dimagrire troppo? Sì, perché tutti adesso vogliono essere magrissimi, soprattutto le ragazze, le donne, perché dicono che sono più belle. Ma dopo possono diventare anche degli stecchini e prendere una bruttissima malattia che si chiama anoressia e si può anche morire. Me lo ha detto mia mamma». «Io una volta ci sono andato in ospedale e ho visto che quando entri ci sono due porte che si aprono da sole come all’Ipercoop. Poi ci sono tipo delle poltrone, dei divani, che sono un po’ larghi e anche molto soffici e molto comodi per sedersi o anche per sdraiarsi ad aspettare che arriva il dottore perché il dottore arriva sempre in ritardo. Oppure arriva giusto ma dentro sta sempre curando un altro malato che è arrivato prima». «Attorno all’ospedale ci sono sempre tanti parcheggi e anche delle aiuole, dei prati». « In ospedale ci sono delle attrezzature molto moderne per curare i moderne. Anche delle attrezzature elettroniche. Ci sono anche delle macchine per le onde cerebrali. Ci sono delle macchine che sentono le macchine del cuore. Poi delle attrezzature che ti prendono e ti guardano il sangue per vedere se ci sono dei batteri».

Quando siete stati voi in ospedale?
«Io in ospedale sono andata a fare il bacino, uno a destra e uno a sinistra. Mia mamma mi dava la mano e dopo la mia mamma mi ha lasciato la mano e io il bacino me lo sono fatto da sola, me lo ha fatto il dottore da sola, senza la sua mano nelle mie mani. Non mi ha fatto male, il bacino. Ma prima sì, perché io avevo paura. Ho sentito soltanto trac, come un pizzicotto, ma niente di più. Dopo la dottoressa, che era anche un’infermiera bravissima, mi ha controllato se era a posto il sangue, ma il sangue era un po’ sporco e allora mi ha cambiato il cerotto».

Insomma, cosa è un ospedale?
«L’ospedale è una casa dove dentro curano i bambini più piccoli e anche i più grandi, anche i vecchi. Io una volta sono andato in ospedale e ho sentito che c’era un bambino che piangeva perché voleva la sua mamma». «All’ospedale c’è anche il bar con tante cose buone da mangiare». «Una volta in ospedale mi hanno fatto paura perchè c’era un bastoncino e me lo volevano mettere in gola e dopo me lo hanno messo veramente. Ma se ero brava mi davano una caramella. Non so perchè. Dopo però mi hanno fatto quella cosa lì in gola e l’infermiera dopo mi ha dato una caramella. Ma io preferivo non fare quella cosa e non avere la caramella». «Io quando non sono venuta a scuola sono andata a fare il vaccino e non ci volevo andare perchè avevo paura. Ma dopo mia mamma mi ha detto: “Ma ci devi andare perchè altrimenti non muoiono i batteri”». Perchè i batteri sono poi delle bestioline cattive che sono dentro di noi e se fai il vaccino vanno via i batteri. Allora ho capito che il vaccino è una preoccupazione per non ammalarsi. Hanno messo un liquido dentro la siringa e poi mi hanno fatto il vaccino a tutte e due le braccia». «All’ospedale ti fanno guarire in un battibaleno». «Per me gli ospedali sono come una specie di alberghi, una specie di hotel. Perchè ci sono delle stanze con i letti e tu stai lì a dormire e a mangiare, perchè ti portano anche da mangiare. L’unica cosa è che se hai la febbre non puoi uscire dall’ospedale perchè puoi prendere freddo e ammalarti ancora di più e insomma, a stare sempre fermo nel letto dopo ti stanchi e vuoi andartene».

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