Nei mesi trascorsi dalla grande manifestazione per la pace dello scorso 7 ottobre la situazione internazionale si è pericolosamente aggravata: la carneficina a Gaza, i conflitti in Medio Oriente, in Ucraina, in Sudan, in Ruanda e in altre aree del mondo, la corsa al riarmo fanno crescere il rischio di una guerra globale. L’Unione europea, da fattore di pace e progresso, si sta sempre più trasformando in una fortezza che blinda i propri confini, respinge i migranti e il Mediterraneo è ormai diventato un cimitero a cielo aperto.

In Italia le riforme volute dal governo su autonomia differenziata ed elezione diretta del Presidente del consiglio rappresentano un attacco all’unità del Paese e alla nostra Costituzione.

Ma sotto attacco ci sono pure diritti e valori fondamentali, come la libertà di informazione, il diritto al dissenso, l’autonomia della magistratura, il lavoro, sempre più precario e malpagato, il sistema di welfare, con i tagli alla sanità e all’istruzione. E a rischio sono anche i diritti civili e sociali, a partire da quelli delle donne.

Ecco perché è necessario tornare in piazza per la pace, la democrazia, la giustizia sociale, per il clima, per il lavoro sicuro e dignitoso. Anche il Coordinamento per la democrazia costituzionale  sarà quindi a Napoli il 25 maggio e parteciperà col suo presidente Massimo Villone  alla manifestazione promossa dalla Cgil e dalle oltre cento organizzazioni sociali che hanno dato vita a La Via Maestra.