Sono solo 700mila elettori, «meno che nella provincia di Lecce», come ha fatto notare con scarso buongusto il presidente del consiglio. La prova umbra, al contrario di quanto sostenuto da Giuseppe Conte, non è però affatto secondaria e per una volta l’indicatore più importante sarà quello che di solito si guarda di sfuggita, al quale prestano attenzione solo i professionisti: il numero dei voti reali ottenuti da Pd e Movimento 5 Stelle. La vittoria o la sconfitta naturalmente è elemento rilevante. Però non decisivo. Quando si parte con i pronostici tutti contrari, anche solo giocarsela diventa un successo. Certo, si...